IL MIO APPROCCIO DI PSICOTERAPIA

Ciascun orientamento di psicoterapia ha i suoi punti di forza e di debolezza, pertanto attraverso lo studio e l’esperienza con migliaia di pazienti, in funzione delle mie esigenze ho analizzato e semplificato vari approcci di psicoterapia,  fino ad adottare negli anni un modello flessibile e personalizzato, basato su 2 caratteristiche: la terapia deve essere breve; la terapia deve funzionare nel minor tempo possibile. 
Quest’ultimo punto è importante, perché la persona che si rivolge a un aiuto professionale ha il diritto di star meglio nel minor tempo possibile e non dopo anni.  
 
La psicoterapia che svolgo si basa su questi principi:
  1. Relazione  significa sintonizzarsi emotivamente e cognitivamente con la persona che ho di fronte, capire lo stile relazionale, comunicativo, affettivo, oltre che centrare fin da subito la problematica, stabilendo l’obiettivo della terapia. Relazione significa fare squadra con la persona, regolarsi in base alla sua velocità di elaborazione, ai suoi tempi, spingendo quando la persona non ce la fa da sola, rallentando quando la persona ne ha bisogno. Relazione significa ascoltare senza giudicare. Quindi che un mio paziente sia ateo, religioso, ami un altro uomo o una donna, lo accetto così com’è. 
  2. Efficacia. La terapia deve funzionare con un’efficacia superiore all’80%, questo è l’obiettivo che mi sono posto, e ciò che mi ha spinto a cercare strumenti e protocolli evidence based e perfezionarli per aumentarne l’efficacia e l’efficienza. I compiti a casa che prescrivo ai miei pazienti hanno lo scopo di ridurre il numero di sedute massimizzando i risultati. 
  3. Il paziente deve diventare terapeuta di te stesso. È importante diventare autonomi nel minor tempo possibile. La persona deve essere in grado di usare, se dovesse averne necessità, le strategie terapeutiche che ha appreso in terapia,  anche anni dopo che questa si è conclusa, senza il bisogno di ricorrere in continuazione allo psicoterapeuta.